La cerimonia giapponese del tè può essere riassunta in una frase.
È lo studio dell’armonia con la natura, il rispetto per le persone e le cose attraverso la tranquilla preparazione e la degustazione del matcha.
La pratica del chanoyu è nata nei templi Zen, insieme alla pratica dello zazen.
Durante i periodi Muromachi e Sengoku (1336~1602), lo stile di Wabicha, che cerca la bellezza giapponese e l’alta spiritualità, fu quasi perfezionato.
La cerimonia del tè è profondamente legata allo Zen che si chiama Cha-Zen-Ichimi.
La cerimonia del tè incarna la visione del mondo Zen, la cerimonia del tè può essere interpretata come una meditazione in movimento.
Il tempo trascorso in silenzio a preparare il tè è sempre stato un invito a entrare in uno spazio e in un tempo straordinari, curando corpo e anima.
In pratica, la cerimonia del tè è uno studio completo della ceramica, della disposizione dei fiori, della pittura, della calligrafia, dell’architettura, del cibo e delle bevande e della socializzazione, ed è quindi un aspetto utile dell’educazione generale.
Studio la scuola di tè Yabuuchi, che ha avuto origine nel periodo Azuchi-Momoyama e ha sede a Shimogyo-ku, Kyoto. Lo stile Yabuuchi è influenzato dal wabicha e dal tè dei samurai, ed è caratterizzato dalla sua gestualità maschile, simile al Noh.*
Che cos’è il Matcha?
Il Matcha è un tipo di tè verde fatto con polvere di Tencha (碾茶) e una bevanda fatta aggiungendo acqua calda e mescolando.
Il Matcha è un tipo di tè in cui le foglie vengono macinate in una polvere, che viene poi introdotta nel corpo come un tutto. Mentre il tè verde, che viene preparato in acqua calda, è solubile solo in acqua, il matcha è fatto dalla foglia di tè intera, il che significa che tutti i nutrienti ricchi e di alta qualità contenuti nella foglia sono disponibili.
Il Matcha ha molti benefici tra cui la perdita di peso, l’anti-invecchiamento, il rilassamento, la prevenzione della carie, la demenza ed una bella pelle.
Noh: importante forma di danza-dramma classica giapponese che viene eseguita dal 14° secolo.